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Le tasse per acquisto di una seconda casa.

Le tasse sulla seconda casa

Le tasse da pagare quando si compra da un’impresa costruttrice sono le seguenti:

• Iva al 10% del prezzo totale dell’immobile per le abitazioni classificate o classificabili nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9 (immobili di lusso); invece per le categorie catastali A/1, A/8 e A/9 si sconta l’Iva al 22% (per la prima casa, invece, l’Iva è al 4%);

• imposta di registro fissa di 200 euro;

• imposta ipotecaria fissa di 200 euro;

• imposta catastale fissa di 200 euro.

L’acquisto della seconda casa da una ditta è soggetta a Iva solo se:

• il venditore è un’impresa costruttrice o di ripristino dei fabbricati entro cinque anni dall’ultimazione della costruzione o dell’intervento; oppure anche dopo i 5 anni se il venditore sceglie nell’atto di vendita o nel contratto preliminare di assoggettare l’operazione a Iva;

• oppure si tratta di vendita di immobili abitativi destinati ad alloggi sociali, per i quali il venditore sceglie nell’atto di vendita o nel contratto preliminare di sottoporre l’operazione a Iva. In tutti gli altri casi, la vendita della seconda casa da impresa è Iva esente. In tale ipotesi bisognerà pagare:

• l’imposta di registro in misura proporzionale del 9% del prezzo totale dell’immobile e comunque mai in misura inferiore a 1.000 euro;

• l’imposta ipotecaria fissa di 50 euro;

• l’imposta catastale fissa di 50 euro.

Se invece il venditore è un privato, la vendita è sempre Iva esente e bisognerà invece pagare:

• l’imposta di registro in misura proporzionale del 9% del prezzo totale dell’immobile e comunque mai in misura inferiore a 1.000 euro;

• l’imposta ipotecaria fissa di 50 euro;

• l’imposta catastale fissa di 50 euro.

Gli atti assoggettati all’imposta di registro proporzionale e tutti gli atti e le formalità necessarie per effettuare gli adempimenti presso il catasto e i registri immobiliari sono esenti dall’imposta di bollo, dai tributi speciali catastali e dalle tasse ipotecarie.

Trattto da Idealista.it


Tornano a crescere i prezzi delle case ad ottobre

Ritornano a crescere i prezzi medi delle case italiane nel mese di ottobre: secondo quanto risulta al portale Idealista, la variazione mensile è in crescita dello 0,5%, mentre su base annua il calo passa al -4,8%. Il prezzo al metro quadro è di 1.828 euro. Nei grandi centri avanzano soprattutto i prezzi di Napoli (2,2%) e Roma (0,5%), mentre Milano arretra dello 0,2%. Salgono a 10, poi, le regioni in trend positivo a ottobre, con i rimbalzi di maggiore rilievo in Basilicata (2,2%), Lazio (1,1%) e Friuli Venezia Giulia (1%). All’opposto, i maggiori cali interessano Valle d’Aosta (-1,8%) e Piemonte (-1,6%); flessioni sopra l’un per cento anche nelle Marche, Campania, Sicilia e Molise. La Liguria resta la più cara, con una media di 2.636 euro al metro quadro. Da Wall Street Italia

Comprare casa “su carta”: come rischiare il meno possibile se l’immobile è in costruzione

I soldi per l’acquisto sono già stati versati in buona parte ma la casa è ancora solo un progetto o è in costruzione. Una situazione pericolosa. Se l’impresa fallisce, i cosiddetti “promissari-acquirenti” – cioè coloro che fino a quel momento hanno pagato senza essere ancora proprietari dell’immobile – rischiano di perdere la casa e i risparmi di una vita.

Vediamo in sintesi le principali regole da seguire quando si acquista una casa in costruzione.

Obbligatoria la fidejussione…

Il costruttore è obbligato a farsi rilasciare da una banca o un’assicurazione una fidejussione a favore dell’acquirente per il valore delle somme riscosse e da riscuotere prima del rogito. Si tratta di un contratto con soggetti esterni che garantiscono gli acquirenti in caso di fallimentodel costruttore permettendo loro di recuperare i soldi investiti. Gli estremi della fidejussione devono essere contenuti nel contratto iniziale col costruttore. Se l’impresa fallisce prima di aver ultimato la costruzione, l’acquirente può presentare alla banca o all’assicurazione le ricevute dei pagamenti effettuati e chiederne il rimborso.

Tutto va messo nero su bianco all’inizio

Il contratto preliminare (il cosiddetto “compromesso”) deve contenere un’ampia e dettagliata serie di clausole:

la descrizione dell’immobile con tutte le caratteristiche tecniche (progetto, capitolato delle forniture, materiali utilizzati ecc.),

i termini massimi di consegna,

le modalità di pagamento,

gli estremi della fidejussione.

Inoltre è’ bene far registrare il compromesso presso la Conservatoria del registro perché questo inserisce l’acquirente tra i creditori “privilegiati” in caso di fallimento del costruttore.



Legge di Bilancio 2018, c’è la proroga del bonus mobili

Sarà prorogata per tutto il 2018 la detrazione del 50%, con tetto massimo di 10mila euro, per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici in classe energetica efficiente e destinati all’arredo degli immobili ristrutturati. Nelle prime bozze delle quali era circolata voce, mancava il capitolo dedicato alla detrazione sull’acquisto degli arredi. Ora l’allarme lanciato dagli operatori del settore sembra rientrato.

Casa, Agenzia Entrate: segno più per il mercato nel secondo trimestre

MERCATO IMMOBILIARE ROMA (WSI) – Continua il trend positivo per il mercato immobiliare italiano che, secondo i dati del secondo trimestre 2017 dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate mostrano, un aumento delle transazioni delle abitazioni pari al 3,8%.

Crescono anche le compravendite delle pertinenze (cantine e soffitte) del 10,1%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Rallentano invece i tassi di crescita.>P/>


Probabili novità sulla casa

Le probabili novità sulla casa nella Legge di stabilità di fine anno:

Bonus per le detrazioni energetiche al 65% e il cosiddetto sisma-bonus, con diversi scaglioni che oggi arrivano anche al 70-80%.

Obbligo di sfratto dell'immobile pignorato nel caso in cui venga messo in vendita. Fino ad oggi avveniva solo nel momento in cui l'immobile veniva aggiudicato

Agevolazioni fiscali per chi compra all'asta e rivende entro cinque anni. Un'unica imposta forfettaria di 200 euro.

Cedolare secca del 10% sugli affitti abitativi a canone concordato in scadenza il 31 dicembre.

Probabile estensione della cedolare secca sugli affitti anche agli immobili commerciale. Una misura annunciata dal viceministro alla finanze che ha comunicato l'intenzione di sperimentare la cedolare commerciale per andare contro la notevole presenza di negozi chiusi.



Mercato immobiliare in ripresa, prezzi e domanda si stabilizzano

Segnali positivi dal mercato immobiliare con i prezzi e domanda che mostrano segnali di stabilizzazione. Lo rileva l’ultima indagine congiunturale della Banca d’Italia sul mercato delle abitazioni in Italia presso 1.300 agenzie immobiliari nel secondo trimestre in cui si rileva tra l’altro un aumento dell’ottimismo degli agenti immobiliari.

Per l’istituto di Viale Nazionale, il quadro della domanda mostra segnali di stabilizzazione, con riferimento sia al numero di potenziali acquirenti sia ai margini di sconto sul prezzo inizialmente richiesto dal venditore; i tempi di vendita hanno registrato un lieve aumento. I finanziamenti tramite mutui ipotecari, spiega il sondaggio, hanno continuato a coprire una quota assai ampia delle compravendite, intorno all’80%. Anche il rapporto fra prestito e valore dell’immobile è rimasto su valori ciclicamente elevati, superiori al 70%. Nel confronto con il secondo trimestre 2016 gli operatori hanno formulato attese più favorevoli sulle prospettive del mercato nel breve e nel medio termine, sia nel proprio territorio di riferimento sia a livello nazionale.



Caparra confirmatoria o penitenziale? Differenze importanti

La caparra confirmatoria è quella somma di denaro (o quantità di cose fungibili) che una parte consegna all'altra, al momento della conclusione del contratto (ad esempio in caso di compravendita), per garantire l'adempimento delle obbligazioni contrattuali.

Se la parte che ha versato la caparra diventa inadempiente l’altra parte può recedere dal contratto e trattenere la caparra a titolo di risarcimento del danno, senza bisogno di dimostrare l'ammontare del danno subito. Se però la parte inadempiente è quella che ha ricevuto la caparra, l'altra parte potrà recedere dal contratto ed esigere il paganento del doppio della caparra. Quando entrambe le parti risultano adempienti alle obbligazioni che scaturiscono del contratto, la caparra sarà restituita oppure imputata nella prestazione (ad esempio portandola in detrazione sul prezzo di una vendita). Già prevista dal codice civile del 1865, la disciplina giuridica attuale della Caparra confirmatoria è contenuta nell'art. 1385 c.c.: Se al momento della conclusione del contratto una parte dà all'altra, a titolo di caparra, una somma di danaro o una quantità di altre cose fungibili, la caparra, in caso di adempimento, deve essere restituita o imputata alla prestazione dovuta Se la parte che ha dato la caparra è inadempiente, l'altra può recedere dal contratto, ritenendo la caparra; se inadempiente è invece la parte che l'ha ricevuta, l'altra può recedere dal contratto ed esigere il doppio della caparra. Se però la parte che non è inadempiente preferisce domandare l'esecuzione o la risoluzione del contratto, il risarcimento del danno è regolato dalle norme generali.

Differenze tra caparra confirmatoria caparra e penitenziale Da quanto sopra affermato emerge la differenza fondamentale tra la caparra confirmatoria e la "caparra penitenziale" disciplinata dall'art. 1386 c.c. È sufficiente osservare che mentre la prima ha funzione di autotutela e di preventiva liquidazione del danno in caso di inadempimento della controparte, senza dover proporre domanda giudiziale e non ponendo limiti al danno risarcibile, la seconda costituisce un corrispettivo del diritto di recesso previsto a favore di una o di entrambi i contraenti e dagli stessi predeterminato.

In altri termini, le parti possono pattuire che al momento del perfezionamento del contratto, venga consegnata una somma di danaro o una quantità di altre cose fungibili, da far valere quale "prezzo" predeterminato contro il diritto di recedere previsto in favore di uno o di entrambi i contraenti.

Maggiori informazioni http://ilconsulenteimmobiliare.webnode.it


Case: affitti in aumento, Milano la città più cara

ROMA (WSI) – In aumento il prezzo delle case in affitto nel secondo trimestre del 2017 dove si registra un rialzo del 2,6% arrivando a 8,8 euro mensili. A dirlo un’indagine di Idealista.

Per l’affitto di un bilocale il prezzo medio si aggira sui 572 euro che sale a 741 nel Lazio, la regione in assoluto più cara d’Italia per arrivare a oltre 1000 euro a Milano che invece si aggiudica il primato di città più esosa.



Entrate: gli italiani preferiscono abitazioni di medio livello

ROMA (WSI) – Gli italiano preferiscono la sobrietà. Aumentano le abitazioni di medio livello, quelle economiche e civili, nonché i villini mentre calano gli immobili rurali e le case ultrapopolari.

E’ quanto emerge dalle statistiche annuali dell’Osservatorio immobiliare dell’Agenzia delle Entrate in base a cui sono in calo le case quelle signorili, ville e i palazzi di pregio.

Nel 2016 sono cresciute rispetto all’anno precedente le abitazioni (+0,2%), i negozi e le pertinenze (gruppo C, +0,7%), mentre cala il numero degli uffici (0,1%).



Dove conviene comprare casa o andare in affitto

Lo stato di salute del mercato immobiliare si può misurare dall’andamento dei prezzi delle case.

Oppure dall’andamento dei canoni di locazione. Oppure, meglio ancora, incrociando i due dati. Mettendo in correlazione queste coordinate si riesce ad avere, con le dovute eccezioni, quello che potremmo definire l’ “indice di dinamicità del mercato delle case” in una determinata area geografica.

Questa sorta di “spread immobiliare” offre uno spaccato che può essere utile anche per individuare dove potrebbe convenire pensare al real estate come a una forma di investimento, alternativa agli attivi cartacei in un contesto in cui il mondo della finanza - complice il costo del denaro ai minimi storici da diverso tempo nell’Eurozona - sta offrendo poche gratificazioni al popolo dei piccoli risparmiatori costretti ad osservare con perplessità il loro vecchio amico BoT, dato che alle condizioni attuali offre addirittura tassi negativi.

Fotografando gli ultimi dati rilevati da Idealista, l’ “indice di mobilità del mercato delle case” ci racconta storie profondamente diverse da città a città.

Balza subito all’occhio la maglia nera della classifica: Siena. Nella provincia toscana occorre l’equivalente di 29 annualità di affitto per poter acquistare il rispettivo immobile. Un abisso rispetto al dato ponderato della città di Milano (16,6 annualità) che esprime invece un dinamismo e una flessibilità apprezzabili.

Come mai a Siena occorre quasi il doppio del tempo, in termini di affitto, per acquistare casa? «Il dato non è affatto casuale - spiega Vincenzo de Tommaso, capo dell’Ufficio studi di Idealista -. Siena ha subito il contraccolpo della crisi bancaria legata alle difficoltà di Banca Mps. La perdita di posti di lavoro si è riflessa in un generale calo di attrattività della città, penalizzando l’andamento degli affitti. Il dinamismo di Milano, invece, grazie anche alla scia positiva lasciata alla città dall’Expo, ha fatto salire il prezzo degli affitti, rendendo più equilibrato il rapporto con il prezzo degli immobili che sta dimostrando una certa tenuta».

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Case all’asta, - 31% in 6 mesi

S24O- Il numero delle case all’asta in Italia è diminuito del 31% in sei mesi: le procedure in corso sono infatti 22.969, a fronte delle 33.304 rilevate lo scorso gennaio». Un’inversione di tendenza «di dimensioni inattese che interrompe la crescita registrata nelle due precedenti rilevazioni: +5% nel luglio 2016, +10% a inizio 2017».

Lo rivela il Rapporto semestrale sulle aste immobiliari del Centro Studi Sogeea, che è stato presentato in Senato.

Il calo delle vendite è generalizzato per tutte le fasce di prezzo degli immobili e oscilla tra il -15% di quelli compresi nell'intervallo tra 500.000 e un milione di euro e il -41% di quelli con un valore oltre i 3 milioni di euro, passando per il -33% di quelli fino a 100mila euro, i più numerosi.

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Istat: prezzi abitazioni in lieve flessione

ROMA (WSI) – L’Ipab, l’indice dei prezzi delle abitazioni, segna nel I trimestre del 2017 un calo dello 0,1% rispetto ad un anno fa. A renderlo noto l’Istat secondo cui la lieve flessione del dato è da imputarsi ai prezzi delle abitazioni nuove la cui variazione ritorna ad essere negativa, passando così da +0,5% del trimestre precedente a -0,4%. WSI

Seconda casa? Bollette più care!

La riforma delle tariffe elettriche domestiche? Premia i grandi consumatori, mentre è sulle seconde case utilizzate solo per alcuni mesi all’anno — e dunque con profili di consumo medio-basso — che le novità introdotte hanno avuto gli effetti più pesanti. Da quest’anno sulle loro bollette aumenta infatti il peso della quota fissa: 135 euro annui (più Iva) nel primo trimestre 2017, poi ridotta a 127,4 euro annui nel secondo e terzo trimestre.

Un costo inserito nella componente A3 della bolletta, i cosiddetti “oneri di sistema”, che finanziano gli incentivi alle energie rinnovabili e che ha portato ad aumenti significativi del conto finale. Lo rivela un’analisi effettuata da Ref Ricerche per Il Sole 24 Ore su cinque profili di consumo domestico.

L’impatto più significativo si è fatto sentire soprattutto nei primi tre mesi di quest’anno, con una bolletta più salata tra l’11 e il 54% a seconda del profilo di consumo. E secondo la società di consulenza , alla luce dei primi tre trimestri, l’intero 2017 per i non residenti sarà all’insegna dei rincari: per una seconda casa con un consumo annuo di 1200 kilowattora l’aumento medio sarà del 52% rispetto al 2016. Dall’Autorirtà per l’Energia spiegano che si tratta di «un effetto del secondo step della riforma delle tariffe di rete per le utenze domestiche che si concluderà il 1° gennaio 2018». Il risultato è così frutto di una diversa modalità di calcolo degli oneri di sistema e di diversi pesi tra le quote fisse contenute nella bolletta tra utenti domestici residenti e non residenti.

Le nuove regole La riforma è stata attuata per recepire la direttiva europea sull’efficienza energetica (2012/27/Ue) e ha preso il via il 1° gennaio 2016. Al termine del processo di transizione l’Italia non risulterà più l’unico Paese della Ue a prevedere per i clienti domestici - da quasi 40 anni - l’applicazione di tariffe elettriche con una struttura progressiva con un sistema di sussidi incrociati, in cui chi consumava di più, a parità di costi di servizio, pagava anche qualcosa per...

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Caparra confirmatoria o penitenziale? Differenze importanti

La caparra confirmatoria è quella somma di denaro (o quantità di cose fungibili) che una parte consegna all'altra, al momento della conclusione del contratto (ad esempio in caso di compravendita), per garantire l'adempimento delle obbligazioni contrattuali. Se la parte che ha versato la caparra diventa inadempiente l’altra parte può recedere dal contratto e trattenere la caparra a titolo di risarcimento del danno, senza bisogno di dimostrare l'ammontare del danno subito. Se però la parte inadempiente è quella che ha ricevuto la caparra, l'altra parte potrà recedere dal contratto ed esigere il paganento del doppio della caparra. Quando entrambe le parti risultano adempienti alle obbligazioni che scaturiscono del contratto, la caparra sarà restituita oppure imputata nella prestazione (ad esempio portandola in detrazione sul prezzo di una vendita). Già prevista dal codice civile del 1865, la disciplina giuridica attuale della Caparra confirmatoria è contenuta nell'art. 1385 c.c.: Se al momento della conclusione del contratto una parte dà all'altra, a titolo di caparra, una somma di danaro o una quantità di altre cose fungibili, la caparra, in caso di adempimento, deve essere restituita o imputata alla prestazione dovuta Se la parte che ha dato la caparra è inadempiente, l'altra può recedere dal contratto, ritenendo la caparra; se inadempiente è invece la parte che l'ha ricevuta, l'altra può recedere dal contratto ed esigere il doppio della caparra. Se però la parte che non è inadempiente preferisce domandare l'esecuzione o la risoluzione del contratto, il risarcimento del danno è regolato dalle norme generali. Differenze tra caparra confirmatoria caparra e penitenziale [Torna su] Da quanto sopra affermato emerge la differenza fondamentale tra la caparra confirmatoria e la "caparra penitenziale" disciplinata dall'art. 1386 c.c. È sufficiente osservare che mentre la prima ha funzione di autotutela e di preventiva liquidazione del danno in caso di inadempimento della controparte, senza dover proporre domanda giudiziale e non ponendo limiti al danno risarcibile, la seconda costituisce un corrispettivo del diritto di recesso previsto a favore di una o di entrambi i contraenti e dagli stessi predeterminato. In altri termini, le parti possono pattuire che al momento del perfezionamento del contratto, venga consegnata una somma di danaro o una quantità di altre cose fungibili, da far valere quale "prezzo" predeterminato contro il diritto di recedere previsto in favore di uno o di entrambi i contraenti.

Banche più generose con i mutui, sale erogazione media

Banche più disponibili nelle erogazioni dei mutui: a maggio l importo medio richiesto in Italia è stato pari a 131.112 euro, in aumento del 2,25% rispetto a dodici mesi prima. E’ questo il primo dato che emerge dall Osservatorio realizzato da Facile.it e Mutui.it che ha realizzato un analisi su un campione di oltre 15.000 domande di finanziamento. Lo studio ha registrato soprattutto un significativo aumento delle somme erogate dalle banche (+11,57%) che ha portato i valori concessi, mediamente, a 125.898 euro. LEGGI TUTTO

Settore costruzioni in ripresa in Europa, Italia in controtendenza

In ripresa il settore delle costruzioni in Europa. Lo rileva Eurostat, specificando che in aprile rispetto a marzo la produzione nella zona euro è aumentata dello 0,3% e nella Ue è rimasto stabile. A marzo era calata dell’1,1% e dello 0,5% rispettivamente. Rispetto ad aprile 2016 è aumentata del 3,2% nella zona euro e del 2,7% nella Ue. In Italia -4,1% rispetto a marzo e -4,6% rispetto a un anno prima.

GUIDA ACQUISTO PRIMA CASA

Prima di comprare casa e’ utile ottenere piu’ informazioni possibili sull immobile e, soprattutto, accertarsi di effettuare acquisto dal legittimo proprietario.

Inoltre, è importante sapere cosa accade se si decide di stipulare un contratto preliminare (il cosiddetto compromesso). … fare una verifica sui dati catastali e ipotecari

Premesso che importanti verifiche sulla situazione catastale e ipotecaria sono svolte dal notaio che redige atto di compravendita, la Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei cittadini alcuni strumenti pratici per conoscere la situazione del bene che si intende acquistare (o vendere).

Leggi tutto Guida all’acquisto prima casa 2017 PDF



Cedolare secca

La cedolare secca sugli affitti è una imposta che è stata introdotta a partire dal periodo di imposta 2011, va a sostituire le altre tasse dovute sulle locazioni.

Essa consiste nella applicazione di una aliquota fissa di tassazione (21 per cento) al posto di quella calcolata a scaglioni Irpef che si applicherebbe al reddito del contribuente, per i contratti di locazione a canone libero.

Perciò, più il reddito del locatore è alto, più risulta conveniente applicare la cedolare secca.

Il contribuente ha piena facoltà di adottarla o meno essa si pone come alternativa al regime di tassazione ordinario.

Per maggiori info clicca qui


Agenzia Entrate: compravendite +8,9% primo trimestre 2017

Nel primo trimestre del 2017 il mercato immobiliare italiano risulta ancora in crescita, con un +8,6% delle compravendite. A dirlo le statistiche relative alle compravendite di abitazioni del periodo gennaio-marzo 2017, elaborate dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate